1 PRINCIPALIREGOLEDIINTEGRAZIONE 1 Principali regole di integrazione Z cf (x)dx = c Z f (x)dx, c ∈ R (1) Z Xn k=1 ckfk (x)dx = Xn k=1 ck Z Definizione. Repetita iuvant: la restante parte della lezione è un puro e semplice approfondimento del tutto facoltativo, rivolto agli studenti universitari in fase di ripasso.. Si dice sistema di equazioni lineari in m equazioni ed n incognite un sistema della forma. 0431.32550 C.F.90011220309 . A) Area del rettangoloide o trapezoide. Distribuzione di . alla citazione orale, alla trasmissione radiofonica o televisiva, alla registrazione su microfilm o in database, . Problemi di massimo e minimo assoluto. Contenuto trovato all'interno – Pagina 127Io dimostrerò qui , nel modo detto al § 1 , l'esistenza dell'integrale regolare delle equazioni ( a ) , tanto nel caso di ... come avrei potuto pur fare , li ho applicati alla risoluzione del problema ( 1 ) Nel caso della impermeabilità ... 3. 2. Integrali indefiniti immediati Calolo di integrali indefiniti mediante alune tenihe d'integrazione: • per sostituzione (casi semplici) • per parti (con dimostrazione) Applicazioni: • calcolo di aree, volumi • in fisica: determinare la legge oraria nota la velocità oppure la velocità nota l'a elerazione CALCOLO DEGLI INTEGRALI 4 1.4. Calcolo vettoriale. Contrariamente a quello indefinito, esso ha un'interpretazione geometrica: rappresenta l'area . 4 LIMITI - ESERCIZI SVOLTI SOLUZIONI 1) In questo esercizio utilizzeremo la definizione di limite. Problemi di massimo e di minimo applicati alla geometria piana, alla geometria analitica e alla geometria solida. Il primo principio di equivalenza. Nonostante ciò i vaccini continuano a essere guardati con sospetto da una parte dell'opinione pubblica. Un integrale indefinito è la "primitiva" di una funzione cioè è quella funzione che se derivata ci restituisce la funzione da integrare; in simboli F (x)=int f (x)\ dx\ ->\ F' (x)=f (x). Formulario Fisica2 (Elettromagnetismo) Caricato da. Per x = a si ha che y = d, per cui la (4) permette di determinare la deviazione verticale della (3x² + 3h² + 6xh - 2x - 2h - 3x² + 2x)/h.Semplificando: (3h² + 6xh - 2h)/h.Raccogliendo la h: h(3h + 6x - 2)/hSi ottiene pertanto: 3h + 6x - 2.Adesso, calcolando il limite del rapporto incrementale per h che tende a 0: otteniamo 6x - 2: ecco la derivata della funzione!Questo esercizio poteva essere risolto molto più semplicemente e velocemente facendo ricorso ad alcune regole inerenti il calcolo delle derivate.In particolare: Applicando tale regola fondamentale all'esercizio precedente, esso si risolve immediatamente, senza ricorrere a limiti e rapporti incrementali.Ecco una tabella contenente alcune delle derivate fondamentali:Andiamo a vedere alcune applicazioni delle derivate in fisica.La prima che analizziamo riguarda la meccanica classica: consideriamo la legge oraria del moto, ossia la funzione s = s(t) che esprime lo spazio percorso da un corpo al variare del tempo.Si può definire poi la nota grandezza della velocità media, come Vm = Δs/Δt, cioè spazio percorso diviso tempo impiegato a percorrerlo.La velocità media assume perciò il ruolo di rapporto incrementale della funzione s = s(t).Ma sussiste un'altra tipologia ben nota di velocità, la velocità istantanea, ossia quella che un corpo possiede in uno specifico istante.Essa è il limite della velocità media quando l'intervallo di tempo Δt tende a 0.Ma la derivata non è il limite del rapporto incrementale quando l'incremento h tende a 0?Dunque, traslando la definizione di derivata, in questo contesto fisico, possiamo dire che la velocità istantanea non è altro che la derivata dello spazio rispetto al tempo:v(t) = s'(t)Proviamo, per esempio, a ricavare da questa formula s(t) = 1/2 at² + V0t + S0, che rappresenta la legge oraria del moto uniformemente accelerato (in cui l'accelerazione a è costante), la velocità istantanea, attraverso il processo di derivazione.Prima di ciò, specifichiamo che:-V0 = velocità iniziale;-S0 = spazio iniziale.Deriviamo allora tale funzione: otteniamo che 1/2 at² diventa at; V0t diventa V0, mentre S0 scompare.Alla fine abbiamo che v(t) = V0 + at, che è proprio la formula della velocità istantanea del moto rettilineo uniformemente accelerato. Integrale indefinito . 5 0 obj Da qui la necessità di individuare alcune tecniche che permettano di risolvere quegli integrali che più comunemente si presentano negli studi. Le derivate e gli integrali indefiniti sono 2 concetti chiave dell'analisi matematica, che trovano moltissime applicazioni in fisica. laureato in Fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1970 sotto la guida di Nicola Cabibbo e ha iniziato la sua carriera scientifica nei Laboratori Nazionali Corso di Matematica. I numeri a e b sono detti estremi di integrazione. Disequazioni fratte e sistemi di disequazioni. Francesca Fasanelli. INTEGRAZIONE NUMERICA METODO DEI RETTANGOLI. Problemi di massimo e minimo assoluto applicati alla geometria piana, alla geometria solida, alla geometria analitica. Le applicazioni e gli sviluppi moderni. Nozioni di base di matematica. Introduzione Le applicazioni del calcolo integrale sono svariate: esistono, in-fatti, molti campi, dalla fisica alla ingegneria, dalla biologia alla economia, in cui tali nozioni trovano non poche applicazioni. Gli obiettivi del modulo sul calcolo integrale ed equazioni differenziali sono: conoscere le proprietà degli integrali indefiniti e gli integrali delle funzioni elementari; riconoscere e calcolare gli integrali indefiniti di funzioni composte; conoscere e applicare il metodo di sostituzione per gli integrali . Equazioni differenziali di II ordine ed equazione caratteristica. ISTITUTO di ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE DELLA BASSA FRIULANA Via mons. Contenuto trovato all'interno – Pagina 127Io dimostrerd qui , nel modo detto al 1 , l'esistenza dell'integrale regolare delle equazioni ( a ) , tanto nel caso ... come avrei potuto pur fare , li ho applicati alla risoluzione del problema dv ( 1 ) Nel caso della impermeabilità ... Questo volume presenta sinteticamente un’analisi della funzione cammino nel bambino sano riguardante lo sviluppo della funzione, i meccanismi neurofisiologici e gli aspetti biomeccanici, nozioni basilari per poter comprendere al meglio i ... dove sono le incognite e i coefficienti; il primo pedice indica l . . 7. Convinciamoci insieme della loro necessità e utilità con l'aiuto della modellizzazione matematica. Formule fondamentali di integrazione Marcello Colozzo. Calcolo di integrali. Contenuto trovato all'interno – Pagina 3220II Gruppo FISICA GENERALE Tesi 4 ' – Integrali indefiniti e definiti · Regole di integraI Gruppo zione Integrazione delle funzioni razionali , irrazionali , tracendenti - Integrazioni dei diiferenziali binomi · Cenni sugli Tesi 1 ... La forza di Coulomb agente tra le due cariche `e F = k qQ r2 u con u versore uscente dalla carica sor-gente Q e diretto radialmente verso il punto dove si trova la carica q. Il lavoro totale `e perci`o espresso dall'integrale LAB = B A F×ds, 2 Le derivate e gli integrali indefiniti sono 2 concetti chiave dell'analisi matematica, che trovano moltissime applicazioni in fisica.Cominciamo introducendo cos'è la derivata: in termini semplici, la derivata è il coefficiente angolare della retta tangente a una curva (una funzione) che prendiamo in considerazione, in un punto specifico.L'immagine seguente illustra il concetto graficamente: le immagini, molto spesso, sono più significative delle parole!La retta L tangente in P alla funzione f ha pendenza data dalla derivata di f in P.La definizione più precisa richiede l'utilizzo di un altro concetto fondamentale dell'analisi matematica: il limite.Illustriamo brevemente il concetto di limite (molto semplificato) attraverso un esempio: se noi abbiamo una funzione f(x), per esempio y = (x+5)/x, se volessimo calcolare il limite quando x tende a -1, dovremmo andare a sostituire il -1 all'equazione sopracitata: otterremmo 4/-1 = -4: dunque il limite della funzione considerata è -4.Pertanto il limite di una funzione, ci indica il valore cui tende la funzione considerata quando x tende a un valore, che può essere un numero reale qualsiasi, oppure infinito.Prima di concludere la descrizione della definizione di derivata, occorre introdurre un altro concetto: il rapporto incrementale.Data una funzione y = f(x), consideriamo una sua ascissa x = c e il corrispondente valore della funzione f(c).Dopodiché prendiamo in considerazione l'ascissa x = c + h, ottenuta incrementando il valore di c di una quantità h, e il corrispondente valore della funzione, ossia f(c+h).Osserviamo che a un incremento delle ascisse Δx = h corrisponde un incremento delle ordinate Δy = f(c+h) - f(c), che rappresenta l'incremento della funzione quando x passa dal valore c al valore c + h.Il rapporto incrementale è dunque questo: Una volta definito il rapporto incrementale, la definizione di derivata è molto semplice: non è altro che il limite del rapporto incrementale, quando l'incremento h tende a 0.In simboli:La derivata di una funzione può essere indicata con varie notazioni:- f'(x)- y'- dy/dx: questa è la notazione di Leibniz introdotta nel suo articolo del 1684 dal titolo Nova methodus pro maximis et minimis, itemque tangentibus, qua nec irrationales quantitates moratur.- Df(x)Proviamo a calcolare, basandoci sulla definizione, una semplicissima derivata di una funzione: la derivata di y = 3x² - 2x.Calcoliamo, in primo luogo, il rapporto incrementale: consideriamo la funzione y = 3x² - 2x e la funzione (con l'aggiunta dell'incremento) y = 3(x+h)² - 2(x+h).Il rapporto incrementale si ottiene così:Δy/Δx = (3(x+h)² - 2(x+h) - (3x² - 2x))/h. Applicazione degli integrali al calcolo delle aree e dei volumi. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie. Vuoi Migliorare i tuoi Voti in Matematica? ciuchino2. Esercizio 1 . Il primo principio di equivalenza. Sto studiando gli integrali. stream Il calcolo dei limiti in Matematica è un'operazione che permette di studiare il comportamento di una funzione nell'intorno di un punto o all'infinito; più precisamente il passaggio al limite consente di determinare il valore cui tende una funzione nell'intorno di un punto o all'infinito.. Scopri di più:https://amzn.to/2TTGhHb Crea la tua Lista Nozze: https://amzn.to/2GhjnlGAmazon Prime (Scopri i Vantaggi! Re: Integrali indefiniti immediati. Integrazione per introduzione sotto il segno di di erenziale. Cominciamo introducendo cos'è la derivata: in termini semplici, la derivata è il coefficiente angolare della retta tangente a una curva (una funzione) che prendiamo in considerazione, in un punto specifico. Vettori liberi e applicati. La teoria della misura Sommario: 1. Esercizio 10 - integrale di x^3 sin x risolto per parti. L'induttanza, in modo analogo alla carica, in un periodo pari a 5˝non si scarica del 100% ma solo no al 1 e 5 = 99;3262% dal alorev di partenza. Grazie In un moto su una retta orientata, la velocità di un punto materiale è data dalla legge v(t) = t*e(alla meno 1). INTEGRALI INDEFINITI.pdf. Disequazioni fratte e sistemi di disequazioni. Fisica e Matematica. Le derivate e gli integrali indefiniti sono 2 concetti chiave dell'analisi matematica, che trovano moltissime applicazioni in fisica. 6), disegnando in un pi Quindi se la scarica parte dal alorev V 0(1 5e 5) arriva a V 0(1 e )e 5cioè al punto m 1(10˝;V 0(1 e )e 5). Derivazione di una funzione integrale. 9.1 Primitive e integrali indefiniti 312 9.2 Regole di integrazione indefinita 316 9.2.1 Integrazione di funzioni razionali 323 9.3 Integrali definiti 329 Significato geometrico dell'integrale definito. Sapendo che il modello della funzione della scarica è del tipo f(x) = ae bx+c+ d Proprietà del comporre e dello scomporre. Calcolo vettoriale. Proprietà del comporre e dello scomporre. Integrali indefiniti e integrali definiti. Integrali indefiniti immediati e riconducibili ad immediati. Corso di fisica generale a cura di Claudio Cereda - rel. • L'integrale indefinito Primitiva di una funzione. Integrazione funzioni razionali Esercizio svolto 1 Integrali applicati alla fisica - esercizio La teoria delle funzioni. Definizione di integrale definito. :) Homepage Contatti . Download. Definizione di integrale definito (secondo Riemann) L'integrale definito da a a b di una funzione reale di variabile reale f(x) definita nell'intervallo [a,b] si indica con ∫a b f (x)dx, dove a e b sono detti estremi d'integrazione. Facebook. La regola 4), se f(x)dx= F(x)+Ce du= ˚(x) allora f(u)du= F(u)+Cestende notevolmente la tavola degli integrali elementari, in quanto essa rimane valida anche nel caso in cui la variabile indipendente sia una funzione derivabile. Grandezze vettoriali e scalari. Le lezioni di questo capitolo riguardano i limiti, la continuità lo studio degli asintoti delle . ESERCIZI SVOLTI DI FISICA PER L'UNIVERSITA' E PER LA SCUOLA SUPERIORE. Determina l'equazione del moto sapendo che all'istante tzero = 0s il punto ha ascissa 1. Esercizi svolti sugli integrali indefiniti Parte 01. Ora se alla nostra primitiva F (x) aggiungiamo una costante qualsiasi, la derivata sarà esattamente . Applicare le derivate alla fisica. E non solo. E' data la funzione f(x) = p 4−x2 (a) Provare che la funzione F(x) = x 2 √ 4−x2 +2arcsin x 2 `e una primitiva di f(x) sull'intervallo (−2,2). Proprietà dell'integrale indefinito. Secondo gli scienziati, il vaccino è l'unica arma efficace per combattere il coronavirus. ): https://amzn.to/2CGfSCOAmazon Vasta Selezione: https://amzn.to/2Rwfgnv Fai una donazione e ci aiuterai a sviluppare altro materiale didattico gratuito. Esercizio 9 - integrale di una funzione razionale fratta. Zeri di funzioni ed integrazione numerica. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE (SEDE DI LATINA) presso Università "La Le definizioni di probabilità. Descrizione: Esercizi su equazioni di primo grado. L'integrale in fisica. Integrale indefinito. Vuoi Migliorare i tuoi Voti in Matematica? Il secondo principio di rquivalenza. 0503 I condensatori e la misura della carica dell. Cenni sulle equazioni differenziali. Applicazioni degli integrali definiti alla fisica: posizione e velocità e accelerazione, lavoro di una forza, quantità di carica e corrente elettrica. Verifica sul calcolo integrale e sullo studio di una funzione (20/02/2014) Esercizi sulle aree e sui volumi (03/02/2014) Esercizi svolti sugli integrali. ��HSYH��̐�|߈��B�a��0'��u.��������~]��n�� �h9��8H�R�i��|D�ԝ�hpy}ԟ������z��-T�/�l��#��ݭ���՗��|���^�x��ׇ�C�������NT�R�~\\J�A�����qW���:� �CuH3�qY�iD3�H��}�R�VC4-�����zꤥ{/J ����8�[��L؍g�\�{ Bu�A�ȩK!����^�O����};�8)�wK� Qܜ$J^z ]��ńyE���� a) Per ogni argomento sono indicati ( o saranno) due problemi, il primo in genere è un'applicazione di una formula di fisica o di una relativa formula inversa, mentre per il secondo occorre un minimo di ragionamento, ovvero l'applicazione di almeno due formule di fisica nel giusto ordine. una buona e poco costosa Calcolatrice Grafica senza calcolo simbolico (molto utile all’ esame di maturità):Calcolatrice Grafica no CAS: https://amzn.to/2OqGEGz Musica senza limiti: https://amzn.to/2Szxrde Amazon Echo con Alexa. La funzione f (x) dentro l'integrale è detta funzione integranda. Sol. Primitiva Integrale indefinito f + g ∫(f + g)dt = ∫f dt + ∫g dt L'integrale della somma di due funzioni è uguale alla somma degli integrali. L'assioma di Euclide e le geometrie non euclidee. Come una salita percorsa nel senso inverso è una discesa, così l'integrale indefinito è l'inverso della derivata. La nascita degli integrali a Siracusa, sotto la protezione di Gerone II e poi di Gelone, monarchi della citt`a, riuscendo cos`ı a coltivare in piena libert`a i suoi studi, dedicandosi alla geometria, alla matematica e soprattutto alla meccanica. - ESERCIZI IN PREPARAZIONE ALLA VERIFICA (PSW) 3. Anno Accademico 2019-2020. Contenuto trovato all'interno – Pagina 5775Integrali indefiniti e definitivi . Regole di integra colari ... Integrali materiali piani . di differenziali esatti . ... Fisica generale Tesi 3 * • Circonferenza , ellisse , iperbole , parabola definitiva come luogo di punti . Trasferimento radiativo e integrali impropri Iacopo Sbrolli 13 maggio 2019. . La legge di Wien lega la lunghezza d'onda associata al picco di radiazione emessa da un corpo alla sua temperatura: maxT= k max= k T T= k max (1.1) dovek = 2;897 10 3KmèlacostantediWien, mentre T èlatemperatura espressainkelvin. Università degli Studi della Tuscia - Rettorato, Via S.M. L'algebra è nata come lo studio della risolubilità delle equazioni polinomiali e tale è essenzialmente rimasta fino a quando nel 1830 Evariste Galois - matematico geniale dalla vita breve e avventurosa - ha definitivamente risolto questo ... Ai miei tempi per la matematica per i fisici era divisa in 5 corsi, se non mi ricordo male, matematica 1, matematica 2, metodi matematici applicati alla fisica, algebra , geometrie. Roma, 31 Maggio 2020 Il Docente Prof. Ruggero Falconi totale. N.Verde 800 007464 - email: [email protected] - PEC . Esercizi di fisica; Indietro Esercizi sugli integrali. A partire dalla fine degli anni Novanta, negli ambienti politici e intellettuali cinesi si fa strada la consapevolezza dell’esistenza di un netto squilibrio tra gli eccezionali risultati di due decadi di riforme economiche e il ruolo ... Differenziale totale. Proprietà dell'integrale indefinito. Il Liceo Scientifico F. Vercelli di Asti, istituito nel 1944, è stato collocato nell'attuale struttura nel 1975. Comunque una passione va sempre seguita e coltivata. Documento Adobe Acrobat 1.1 MB. Questo saggio viene ripubblicato a distanza di dieci anni perché da un lato la situazione geopolitica attuale è radicalmente cambiata rispetto ad allora. Integrazione diretta 1.1. Dicesi equazione differenziale ordinaria di ordine n, un'equazione che stabilisce un legame funzionale tra una funzione reale y=y (x) e le sue derivate fino all'ordine n, in cui la funzione y (x) compare come incognita. Contenuto trovato all'interno – Pagina 485... paralleli e indefiniti, posti nel vuoto alla distanza di un metro l'uno dall'altro, determina tra essi una forza di 2 ... Inoltre, siccome non sono permessi prefissi doppi, i prefissi necessari sono applicati non al kilogrammo ma al ... A. Ramazzotti, 41 - 33052 Cervignano del Friuli tel. Contenuto trovato all'interno – Pagina 127Io dimostrerd qui , nel modo detto al § 1 , l'esistenza dell'integrale regolare delle equazioni ( a ) , tanto nel caso ... come avrei potuto pur fare , li ho applicati alla risoluzione del problema do ( 1 ) Nel caso della impermeabilità ... B014465 (B125) - FISICA APPLICATA 2019-2020. La legge dell'induzione elettromagnetica, formulata attorno al 184i sco Ernst Neumann, è nota come legge di Faraday-Neumann: E molto importante [s(t) = 2 - (t + 1)*e(alla meno 1)]? Il calcolo dell'integrale indefinito è l'operazione inversa a quella della derivazione. Segui Fisica Fast. Equazioni differenziali di II ordine ed equazione caratteristica. Integrazione per parti. Applicazioni della derivata alla fisica, velocità, accelerazione, moto parabolico. Il teorema della media Definizioni e notazioni 203 208 207 209 1 100. INTEGRALI e APPLICAZIONI La conoscenza delle regole di integrazione elementare non basta a risolvere tutta la vasta casistica relativa al problema di determinare l'integrale di una funzione. Se alla distanza x = a c'è uno schermo fluorescente, come avviene nei televisori e nei monitor dei computer, tutte le particelle che hanno lo stesso rapporto q/m e la stessa velocità raggiungono lo schermo in un medesimo punto. G�2�g��$��p���s�ɪ��g�#V~�+%�|�"��_��a�b9l���ڋ�&�h �z���2���>��h���y��z!�zz��O\����a��_���ᙱ�^Lr+dНz���Z���i8��-�_L-l>���M�. Ingenerale, se CALCOLO INTEGRALE - ESERCITAZIONE SUGLI INTEGRALI INDEFINITI - ESERCIZI SUGLI INTEGRALI - VERIFICA SUL CALCOLO INTEGRALE DEL 22/03/2019 - CLASSE 5ªD LICEO SCIENTIFICO "N. COPERNICO" (Prof . Documento Adobe Acrobat 2.3 MB. Esercizi su equazioni di primo grado. Il secondo principio di rquivalenza. '��պ�����՟�;� ��n��N5'������1P���bXqшK�ag:��kow�� Ml� Facebook. INTEGRAZIONE PER SOSTITUZIONE. View Esercizi sugli integrali su superfici.pdf from MATH 133 at Marconi University. 4 1. Modelli di geometrie non euclidee. La semantica può essere considerata come una delle sfide più avvincenti e proibitive della lingua. n.10 del 16/05/2020 art.17 Ad ogni candidato, su indicazione dei docenti delle . 1.1 Equazioni e disequazioni: esercizi proposti - Esercizio 1.1.2 Risolvete le seguenti equazioni 22) p x2 4 p x 2 = (x 2) p x+ 2 23)2 p x 2 = 4 x 24) p 3x 2 Inizia il tuo Percorso Gratuito da qui:https://app.getresponse.com/site2/giuseppe_burgio_matematica?u=wCAFc\u0026webforms_id=Sc3R9 In questo video, realizzato nella Fase Sperimentale del Canale, vediamo come si trova la legge oraria di un punto in moto su una retta, di cui conosciamo l' accelerazione in funzione del tempo ed anche la velocità e la posizione iniziali.I nostri LinksMatematica Quinquennio delle Superiori (ESERCIZI VARI SVOLTI_PDF): scopri come ottenere gli Estratti Gratuiti:https://app.getresponse.com/site2/giuseppe_burgio_matematica?u=wCAFc\u0026webforms_id=Sc3R9 Matematica Triennio delle Superiori (ESERCIZI VARI SVOLTI_PDF):https://gumroad.com/l/qOWbm/ottimo Matematica Biennio delle Superiori (ESERCIZI VARI SVOLTI_PDF):https://gum.co/hHZps Se vuoi ricevere le Selezioni e Aggiornamenti dei miei Esercizi Svolti e Commentati tramite email, iscriviti gratis seguendo questo link:https://app.getresponse.com/site2/giuseppe_burgio_matematica?u=wCAFc\u0026webforms_id=Sc3R9Per approfondire la teoria sull’ argomento di questo video, puoi studiare su: Matematica blu vol. CVD!Abbiamo osservato le proprietà della derivata e la sua importanza in fisica: adesso occupiamoci di un altro importantissimo concetto dell'analisi matematica: l'integrale indefinito.Bisogna dire che la comprensione di tale strumento, quando si è riusciti a capire cos'è la derivata, viene da sé: infatti derivata e integrale indefinito non sono altro che l'uno l'inverso dell'altro.Per capire ciò, consideriamo per esempio la funzione y = 2x, che ha derivata y' = 2; adesso consideriamo la funzione y = 2x + 1, che ha derivata y' = 2; consideriamo la funzione y = 2x + 2, che avrà sempre derivata y' = 2.Notiamo che diverse (anzi infinite) funzioni possiedono sempre la stessa derivata.Per provarlo nuovamente, basta cambiare la funzione di partenza: y = 3x² ha derivata y' = 6x; y = 3x² + 1 ha derivata sempre y' = 6x e così via.Le funzioni che danno origini a singole derivate sono dette primitive o antiderivate.Dettò ciò, l'integrale indefinito è uno strumento che serve, partendo da una funzione derivata qualsiasi, a risalire alle sue infinite primitive.Prendiamo ad esempio la semplicissima funzione y = x, la cui derivata è y' = 1.Adesso intraprendiamo il processo inverso: consideriamo y' = 1: come facciamo a risalire alla funzione di partenza (ossia alla famiglia di primitive)?The answer is: utilizziamo il processo di integrazione!Possiamo scrivere il tutto in questo modo: ∫(1) dx = x + c.Altro esempio: data la derivata y' = 2x, l'integrale indefinito è: ∫2x dx = x² + c.In generale si definisce integrale indefinito di una funzione derivata f(x) l'insieme di tutte e sole le funzioni primitive di f(x).In simboli:∫f(x) dx = F(x) + c, dove F'(x) = f(x) con c ∈ RQuel parametro c che compare non è altro che una costante.Infatti, se F(x) è una primitiva di f(x), allora anche F(x) + c è una primitiva di f(x) in quanto, come sappiamo, la derivata di una costante è nulla.Perciò una funzione che ammette una primitiva, ammette infinite primitive e distinte.Ritornando propriamente all'integrale indefinito, specifichiamo che la scrittura ∫f(x) dx si legge: integrale indefinito di f(x) in dx.Inoltre, la funzione f(x) che rappresenta una derivata, in questo contesto viene chiamata funzione integranda, mentre la variabile x è detta variabile di integrazione.Anche per quanto riguarda gli integrali indefiniti ne esistono alcuni fondamentali, riportati qui sotto:Proviamo giusto a ritrovare l'insieme delle primitive di una semplice funzione: y' = 3sen x:∫3senx dx = -3cosx + c, in quanto, come riportato sopra, l'integrale indefinito di sen x = - cos x.Per quanto riguarda le applicazioni alla fisica degli integrali indefiniti, facciamo riferimento alle grandezze fondamentali del moto (spazio, tempo, velocità, accelerazione) e vediamo cosa succede.Avevamo detto che la velocità istantanea di un corpo è la derivata rispetto al tempo della funzione s(t), che esprime la legge del moto: v(t) = s'(t).Avevamo anche detto che l'accelerazione istantanea è la derivata della velocità: a(t) = v'(t).Adesso, conoscendo lo strumento dell'integrale indefinito, possiamo constatare che:- la legge oraria del moto è una primitiva della velocità, cioè: s(t) = ∫v(t) dt;- la velocità è una primitiva dell'accelerazione, ossia: v(t) = ∫a(t) dt.Pertanto, tutte queste leggi riguardanti il moto possono essere espresse in maniera chiara e significativa sfruttando i concetti di derivata e integrale indefinito.Bene: adesso che abbiamo ultimato questa breve trattazione di alcune proprietà e delle applicazioni fondamentali di tali strumenti matematici in fisica, possiamo introdurre un po' di storia dell'analisi matematica, in cui spicca la celebre disputa tra Newton e Liebniz.BREVE STORIA DELLE ORIGINI DELL'ANALISI MATEMATICAVerso la fine del XVII secolo 2 grandissimi scienziati, il tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz (1646-1717) e l'inglese Isaac Newton (1642-1727), si contesero il primato di chi avesse dato origine all'analisi infinitesimale.In realtà, le vere origini di questa importantissima branca della matematica sono molto più antiche: i ragionamenti di Zenone d'Elea (molto celebre per il paradosso di Achille e la tartaruga), le dimostrazioni di Eudosso, i calcoli di Archimede e, successivamente, i lavori di Cavalieri, Galilei, Torricelli, Pascal e Fermat, furono assolutamente determinanti per innestare le condizioni necessarie allo sviluppo di questa nuova disciplina, che inizialmente, prese la denominazione di Calcolo sublime.Newton aveva introdotto il metodo delle flussioni per risolvere questioni di natura fisica, come il problema della velocità istantanea, mentre Liebniz aveva utilizzato il metodo delle differenze infinitesime per risolvere questioni specificamente matematiche, come il problema della tangente a una curva.L'inglese aveva scritto (senza però pubblicarli) ben 3 scritti nei quali tentava di giustificare il suo calcolo infinitesimale:- nel primo (De analysi per aequationes numero terminorum infinitas), del 1669, ammetteva esplicitamente che il suo metodo era "spiegato brevemente piuttosto che dimostrato";- nel secondo (Methodus fluxionum et serierum infinitarum), risalente al 1671, parlava di grandezze che potevano variare con continuità e assumere valori anche non discreti (usava il termine tecnico "flussione");- nel terzo (De quadratura curvarum), pubblicato nel 1704, cercava di fornire una spiegazione più precisa e soddisfacente di cosa intendesse per flussione, ma non ci riuscì pienamente.Infatti, Newton chiarì in maniera migliore la sua concezione di calcolo infinitesimale parlando di fisica nel suo capolavoro Philosophiae naturalis principia mathematica (1687).Dall'altro lato, Liebniz, aveva pubblicato il suo primo studio sul calcolo infinitesimale negli Acta eruditorum del 1684 e impostato il suo lavoro in maniera completamente originale: parlava di valori che erano "infinitamente piccoli", non pari a 0, ma comunque più piccoli di qualunque numero dato.Il tedesco prendeva in considerazione 2 punti appartenenti a una curva e affermava che, se essi erano "infinitamente vicini", allora dx era la differenza tra le loro ascisse e dy la differenza fra le loro ordinate.Liebniz, così come Newton, non riuscì tuttavia a spiegare il suo metodo di calcolo in maniera soddisfacente, tanto che i suoi amici, leggendo il suo primo scritto, commentarono: "Un enigma più che una spiegazione".Dunque, in questa prima fase, i 2 scienziati si scambiarono lettere e segnali di reciproca stima.La situazione cambiò profondamente quando, nel 1695, Newton venne a conoscenza che in Europa si attribuiva il merito dell'invenzione del calcolo differenziale a Liebniz: da quel momento in poi i rapporti tra i 2 scienziati si interruppero violentemente.È necessario specificare che certamente il lavoro di Newton era antecedente a quello di Liebniz, tuttavia l'inglese, come detto in precedenza, non pubblicò nulla.I risultati di Leibniz, al contrario, non solo furono pubblicati tempestivamente, ma visto che sono stati ottenuti mediante un approccio più geometrico e per molti versi più naturale, fecero rapidamente presa in Europa.In effetti, ancora oggi, l'approccio alla differenziazione di Leibniz, ossia un approccio geometrico, è quello generalmente adottato nei corsi di calcolo infinitesimale in tutto il mondo e la notazione da egli utilizzata per la derivata è usata spesso anche oggi, mentre la notazione e l'approccio in termini di moto fisico preferiti da Newton, vengono di rado utilizzati al di fuori della fisica.Si instaurò così una scottante questione, che mutò in aspra polemica: Liebniz era arrivato ad introdurre l'analisi infinitesimale autonomamente, oppure, aveva saputo del nuovo calcolo che Newton stava sviluppando e quindi aveva copiato?Sussistevano elementi a favore di questa seconda tesi: i 2 scienziati si erano scambiati, nella prima fase, diversi commenti sull'argomento, e ad avvalorare tale ipotesi concorreva il fatto che Liebniz aveva soggiornato a Londra nel 1673, e pertanto era sicuramente entrato in contatto con i lavori di Newton.Vennero lanciate durissime accuse nei confronti del tedesco.Su insistenza dello stesso Leibniz, la Royal Society nominò una commissione d'inchiesta per dirimere la questione: l'esito finale (nel 1712) diede ragione a Newton: Liebniz fu accusato di spudorato plagio.Con ogni probabilità, Newton, in qualità di presidente della Royal Society, non fu estraneo al verdetto della commissione.Liebniz respinse sempre le aspre accuse imputategli, rivendicando con fermeza l'autonomia delle proprie ricerche, anche se non mise mai in discussione il fatto che Newton avesse inventato per primo l'analisi infinitesimale.La polemica continuò persino dopo la morte di Leibniz, comportando come conseguenza l'interruzione, per diversi decenni, dello scambio scientifico tra la scuola inglese e quella continentale.Oggi non ha senso parlare del "vero padre" del calcolo infinitesimale: entrambi diedero contributi fondamentali, che vennero ripresi e implementati dagli analisti successivi.Inoltre, bisogna osservare che in queste prime formulazioni del calcolo, e in generale per tutto il Settecento, era la derivazione ad esser considerata l'operazione principale, mentre l'integrazione non era vista come un'operazione indipendente, bensì solo come l'inversa della derivazione.Il posto in secondo piano assunto dall'integrazione durò ben poco, visto che Augustin Louis Cauchy e George Bernard Riemann svilupparono il concetto di integrale definito (indipendente dalla derivazione), importantissimo per calcolare lunghezze, aree e volumi.Un'ulteriore significativa generalizzazione della teoria dell'integrazione venne da Henry Lebesgue, il quale nel 1902 propose una nuova definizione di integrale, la quale può essere considerata l'estensione della definizione di integrale fornita da Riemann.Da questo momento, l'integrazione assunse la stessa importanza della derivazione, se non superiore.

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